Reset, la Uiltucs: "Chiarezza sui criteri di mobilità tra le partecipate"
PALERMO. No all’aumento solo di un’ora del contratto per i 1.650 lavoratori della Reset e massima trasparenza sui criteri di trasferimento del personale nelle partecipate. La Uiltucs Sicilia chiede che l’amministrazione comunale il rispetto l’accordo dello scorso anno che prevedeva il passaggio di tutti a 40 ore e la giusta retribuzione in base al livello e alle mansioni svolte.
“Un’ora rappresenterebbe solo un’elemosina, equivarrebbe a venti euro al mese netti, è ridicolo” spiega Marianna Flauto, alla guida del sindacato, che fa il punto sulla situazione dopo l’incontro che si è svolto dopo Natale.
Il sindaco ha spiegato che l’aumento delle ore potrà avvenire solo dopo che attiverà altre leve come l’esodo incentivato e la mobilità da Reset ad altre partecipate. La Rap e l’Amat necessitano di autisti, Amap e Amg cercano addetti alla manutenzione e alla Sispi posso essere trasferiti subito dalla Reset dieci impiegati. “Abbiamo chiesto di avere numeri chiari – aggiunge Flauto – e vogliamo conoscere i criteri con cui si impiegheranno i dipendenti della Reset nelle altre partecipate”. Riguardo all’esodo incentivato infine, l’amministrazione ha annunciato un bando per un ulteriore esodo che interesserà una ventina di lavoratori della Reset. Saranno riconosciuti 5 mila euro a chi lascerà entro il 2016 e 10 mila entro il 2017.
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