Ikea a Palermo, trattativa in stallo
Si va avanti per Decathlon
opo l'avvio delle trattative, gli emissari del colosso svedese sembrano essere spariti, nonostante la proposta di un terreno alternativo. Intanto anche su altri fronti come il nuovo stadio, la Fiera del Mediterraneo e l'acquario Palazzo delle Aquile resta in attesa dei progetti degli imprenditori.
rmai avviata, anzi
in dirittura d’arrivo, grazie anche all’accelerazione imposta dal
crollo dell’autostrada per Catania, eppure l’arrivo di Ikea a Palermo
resta ancora avvolto nel mistero. A Palazzo delle Aquile,
infatti, attendono da mesi che qualche emissario del colosso svedese si
faccia vivo: dopo gli incontri preliminari del marzo 2014, dopo le
dichiarazioni convinte della multinazionale in seguito al cedimento del
pilone, che ha provocato una contrazione degli affari, tutti si
aspettavano che l’apertura del punto vendita fosse praticamente
imminente.
Ikea aveva infatti detto a chiare lettere di voler investire nel capoluogo siciliano, che diventerebbe il polo di riferimento della parte occidentale dell’Isola:
un progetto così concreto che gli svedesi avevano anche individuato
l’area su cui costruire, ossia quella accanto al Forum, nella periferia
Sud. Una scelta motivata dalla vicinanza del centro commerciale di
Roccella, undicesimo in Italia per giro d’affari grazie anche a marchi
come Ucicinemas, Leroy Merlin, Burger King e McDonald's, ma anche dalla
lontananza di altri concorrenti e dalla possibilità di attirare clienti
provenienti dai comuni limitrofi.
Scartata l’ipotesi Carini, il colosso dell’arredamento ha
chiesto l’area vicina al Forum e ha soprattutto preteso “garanzie” di
legalità: insomma, nessun rischio e acquisti passati ai raggi X
dalla Prefettura per evitare spiacevoli situazioni. Ma qui
l’ingranaggio si è inceppato, visto che l’area prescelta sarebbe divisa
in più lotti e che non tutti i proprietari avrebbero le necessarie
garanzie. La soluzione potrebbe essere un intermediario, in grado di
acquistare terreni, ma questa strada sarebbe particolarmente impervia.
Così è spuntata anche un’altra ipotesi, sempre nella zona Sud: un grande
terreno all’inizio della via Oreto, lato mare rispetto alla
circonvallazione, approfittando anche del fatto che lì passerà la
metropolitana automatica leggera, che però avrebbe avuto l’inconveniente
di creare ingorghi nella zona.
Ma, avviate le trattative, tutto si è fermato. O, per meglio
dire, gli emissari di Ikea sarebbero spariti, senza lasciare traccia.
Tanto che Palazzo delle Aquile, nel predisporre lo schema di massima
del nuovo Prg, avrebbe escluso la zona di via Oreto, lasciando come
commercialmente utilizzabile solo quella accanto al Forum, che così
verrebbe prontamente riqualificata. Segno del fatto che il dialogo per
il momento si è interrotto, anche se a piazza Pretoria sperano che
riprenda presto.
Intanto al Comune attendono “notizie” dagli imprenditori che hanno chiesto garanzie per la Fiera del Mediterraneo,
per l’acquario o per il nuovo stadio, ma che al “dunque” non hanno
formalizzato offerte e progetti, anche se per l'acquario si sarebbe
fatto avanti un gruppo straniero. L’unica trattativa che marcia spedita
sembra essere quella per il Decathlon al Conca d’Oro, che prevede in
cambio il recupero del settecentesco Baglio San Gabriele.
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