Esami medici a pagamento, "a rischio la salute degli italiani"
L'allarme
dell'Adoc, associazione dei consumatori: "Con il taglio delle esenzioni
il rischio è che si impenni il numero di chi non si farà visitare a
causa dei costi sanitari troppo elevati". La stima è preoccupante: "A
rischio il 10% dei cittadini"
A suonare l'allarme è l'Adoc, associazione difesa e orientamento dei consumatori, che fornisce i numeri di un problema che presto potrebbe trasformarsi in emergenza: "Già oggi il 7% circa degli italiani non si fa visitare perché il costo della prestazione è troppo elevato". Un esempio: solo 4 consumatori su 10 fanno visite regolari dal dentista. "Una situazione che sta iniziando a farsi drammatica per la cura della salute, con il rischio che il recente taglio delle esenzioni su 203 prestazioni la aggravi ulteriormente".
"Il taglio delle esenzioni rischia di far impennare il numero degli italiani che non si fanno visitare, a causa dei costi sanitari troppo elevati" spiega Roberto Tascini, presidente dell'Adoc. Secondo l`Ufficio parlamentare di bilancio, difatti, il 7% dei cittadini oggi rinuncia a farsi visitare "perché il costo della prestazione è troppo alto, la lista d'attesa è troppo lunga oppure l'ospedale è troppo distante". Considerando che, con il decreto Appropriatezza, per 203 prestazioni, dalle cure odontoiatriche a quelle dermatologiche, il costo ricadrà praticamente solo sul cittadino, tranne in determinati casi, "il rischio che questa percentuale aumenti è alto. Con la conseguenza di un aggravio dei rischi per la salute per tutti coloro impossibilitati a permettersi determinate visite".
Ancora peggiore la situazione per il settore dentistico: ad oggi solo 4 italiani su 10 fanno visite regolari dal dentista, "e secondo nostre stime, per esempio, solo il 25% ha fatto almeno una pulizia dei denti". La causa principale "è il costo elevato, e la situazione tende a peggiorare sempre di più".
Comprendiamo l`esigenza di razionalizzare le spese del Servizio Sanitario Nazionale, ci auguriamo solo che a rimetterci non siano i cittadini, il cui diritto fondamentale alla salute deve essere tutelato nella maniera più ottimale.Per l'Adoc il problema non è però solo da ricercare sulla gestione prettamente "sanitaria" della salute pubblica. Uno dei problemi, infatti, è nella mancanza di "polizze malattia" e "coperture assicurative" in grado di coprire adeguatamente le spese mediche sostenute. "E' pertanto fondamentale individuare soluzioni che permettano alle famiglie di risparmiare e al tempo stesso di ricevere servizi di qualità assicurata".
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