giovedì 21 gennaio 2016

e banche italiane stanno per saltare, il governo racconta che tutto va bene. Per i banchieri forse. I cittadini a causa dell'entrata in vigore dal primo gennaio del bail-in voluto fortemente dal Pd pagheranno con i loro risparmi: il prelievo forzoso non è un'ipotesi, è legge. Nessuno è al sicuro, neppure chi ha risparmi inferiori ai 100.000 euro. Lo scandalo di Banca Etruria al confronto sembrerà una ragazzata fatta per mettere al sicuro un "babbo di". Il Pd non ha soluzioni, obbedisce e poi abbaia al padrone, ma non morde. Usano diversivi, spacciano dati falsi, creano casi mediatici mentre tutto crolla. Le code ai bancomat son dietro l'angolo. La soluzione è una: uscire dall'euro. Continuate a leggere: è spiegato cosa sta succedendo e cosa accadrà di qui a poco. Rimpiangerete il prelievo forzoso di Amato del 1992.
intervento di M5S Europa
"Vi ricordate cosa accadde in Grecia o la propaganda del Governo vi ha completamente offuscato la mente? Le lunghe code ai bancomat, la disperazione delle persone coi conti correnti congelati. Tsipras venne ricattato, la Troika intimidì le istituzioni e il popolo ellenico, in una delle più brutte pagine di storia “democratica” dell’Unione Europea. L’Euro si rivelò al mondo per quello che è: non una moneta unica, ma un vero e proprio “sistema di controllo”. Ciò che è successo in Grecia sta per avvenire in Italia. Le borse crollano, alcune banche sistemiche perdono il 20% ogni giorno. La speculazione si mangia le menzogne del Governo e le sofferenze degli istituti di credito non possono più essere nascoste. Si parla di 200 miliardi di Euro di crediti deteriorati secondo le fonti di Bankitalia, ma alcuni analisti indipendenti parlano di oltre 400 miliardi. Ovvero, 1/4 del PIL italiano.
Sei banche italiane sotto controllo BCE
I battibecchi tra Renzi e Juncker sono finti. Le soluzioni del Governo italiano e dell’Europa sono le stesse. Il governo piddino ha sostenuto tutte le vergogne della Commissione Europea e viceversa. Ora, però, quest’ultima si appresta a bocciare la legge di stabilità e il disgustoso aiuto di stato costruito dopo l’attuazione del salva-banche. Gli istituti di credito sono messi talmente male che chiudere un occhio è impossibile. La BCE ha messo sotto controllo sei banche italiane considerate sistemiche: UniCredit, Monte Paschi Siena, Gruppo Carige, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
Se le banche saltano arriva il prelievo forzoso
A questi istituti gli ispettori della BCE revisioneranno il portafoglio crediti, e c'è da scommettere, come accaduto di recente con la vicenda Banco Espirito Santo/Novo Banco e le banche greche, che gli ispettori di Mario Draghi chiederanno ulteriori svalutazioni delle sofferenze in bilancio alle banche. Cosa significa? Molto semplice: oggi in media le banche italiane valutano a bilancio i loro crediti deteriorati al 40% del loro valore nominale, cioè su ogni Euro di credito deteriorato contano di recuperare 40 centesimi. Se la BCE decidesse di applicare le stesse valutazioni imposte al "salva-banche" di dicembre, i crediti deteriorati verrebbero svalutati magari fino al 17% del loro valore nominale. Questo farà emergere i buchi nei bilanci delle banche.
VIDEO Col bail in via libera al prelievo forzoso

Nessun commento:

Posta un commento