Terremoto nel M5S, lascia un big del partito
Un addio importante e pesante. Un'altra mazzata per Beppe Grillo e il Movimento Cinque Stelle. Lascia Paolo Becchi
niente meno che l'uomo considerato l'ideologo del Movimento. "Il M5S si
sta trasformando in un partito ibrido e ha stretto con il Pd un nuovo
patto dopo quello del Nazareno facendo da stampella al Governo Renzi",
ha detto in un'intervista sul quotidiano online Formiche.net
spiegando le ragioni del suo addio. Critiche al partito ma anche al
leader: "Anche Grillo è divenuto un ologramma". La cancellazione è
avvenuta a fine anno. Quella di Becchi sembra una decisione irrevocabile
perché, continua nell'intervista, il M5s si è trasformato in un
"partito ibrido che da un lato acchiappa chi ancora crede negli ideali
di rottura del vecchio Movimento e dall'altro si avvicina alla logica
partitica".
Le critiche - Tra le critiche sollevate a Grillo la scelta di accordarsi con Renzi per l'elezione dei giudici della Costituzionale. Ma non solo. Becchi spiega che "Grillo aveva promesso agli italiani che entro il dicembre 2015 o al massimo nel gennaio 2016 ci sarebbe stato il referendum sull'euro. Ora più nessuno ne parla - denuncia Becchi - Non sono nella testa di Beppe e non so se questo suo progressivo farsi da parte sia sintomatico di un pò di delusione anche da parte sua, ma è sempre più politicamente assente. Ha fatto un discorso di fine anno che era uno spot pubblicitario al suo spettacolo, un intervento teatrale, è diventato un ologramma pure lui. Forse era inevitabile che il Movimento si istituzionalizzasse, ma il sogno è finito".
Le critiche - Tra le critiche sollevate a Grillo la scelta di accordarsi con Renzi per l'elezione dei giudici della Costituzionale. Ma non solo. Becchi spiega che "Grillo aveva promesso agli italiani che entro il dicembre 2015 o al massimo nel gennaio 2016 ci sarebbe stato il referendum sull'euro. Ora più nessuno ne parla - denuncia Becchi - Non sono nella testa di Beppe e non so se questo suo progressivo farsi da parte sia sintomatico di un pò di delusione anche da parte sua, ma è sempre più politicamente assente. Ha fatto un discorso di fine anno che era uno spot pubblicitario al suo spettacolo, un intervento teatrale, è diventato un ologramma pure lui. Forse era inevitabile che il Movimento si istituzionalizzasse, ma il sogno è finito".
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