L'Italia cresce meno di tutti i Paesi che hanno adottato l'euro
e, in Europa, l'area euro cresce meno dell'area non euro. I tassi di
crescita di Polonia, Danimarca e Gran Bretagna (Paesi che conservano le
loro monete nazionali) non sono casualmente più alti di quelli di
Italia, Spagna e Francia. Su questi Paesi, vige ancora lo stato di
sovranità monetaria e le decisioni fallimentari della Commissione e
della BCE non possono essere applicate.
Per analizzare questo fenomeno si prenda il caso delle tre economie scandinave che,
per molti tratti, hanno delle profonde similitudini. Finlandia, Svezia e
Norvegia hanno, tuttavia, tre diversi approcci nel relazionarsi con
l'Europa. La Finlandia è in Europa e la sua moneta è l'euro. La Svezia è
in Europa ma non ha l'euro. La Norvegia non è in Europa e non ha
l'euro. Negli ultimi 3 anni (dal 2012 al 2014) il PIL in questi tre
Paesi è andato così: Finlandia -2,9%, Svezia +3,9, Norvegia +5,9%.
Con l'euro non ci sarà mai la luce in fondo al tunnel. La battuta del
Signor Spock incollata sui ritagli di giornali di Twitter in realtà
diventa una amara verità, certificata dai recenti dati Eurostat.
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