Ogni settimana mi recherò nelle scuole per
dare un segnale simbolico, che da lì riparte il Paese, dalla capacità di
educare nasce la credibilità di un Paese". Era il 24 febbraio
2014, quasi due anni fa, e il Bomba faceva una delle tante promesse mai
mantenute. Si recò a Treviso due giorni dopo, fu contestato e costretto a fuggire da un'uscita secondaria
per non incontrare i cittadini. Poi fu la volta di Siracusa, per
rimediare alla figuraccia di Treviso fecero intonare ai bambini una canzoncina per il premier in un grottesco remake di propaganda fascista, ricordate? Anche lì venne contestato dai precari
e nelle scuole non lo si rivide più. Non si sa se solo per evitare
ulteriori figuracce o per paura che una scuola gli crolli in testa,
perchè il Bomba sa che la situazione nelle scuole è drammatica.
Recarsi in una scuola oggi è come lanciare una moneta: testa crolla, croce regge. Secondo il rapporto "Illuminiamo il futuro 2030"
di Save The Children in Italia il 45% delle scuole è priva di un
certificato di agibilità e/o abitabilità, il 54% degli edifici non è in
regola con la normativa anti-incendio e il 32% non rispetta le norme
anti sismiche, configurando una condizione di pericolo dato che il 40%
degli edifici si trova in zone a rischio sismico (la metà dei quali al
Sud) e il 10% in aree a rischio idrogeologico. Il 60% degli alunni di 15
anni frequenta scuole non adeguate a garantire la qualità
dell’apprendimento.
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