Chiuso in cantina per 20 anni dai fratelli: gli rubavano la pensione
Il fatto a Siviglia. L'intervento della polizia è
avvenuto per puro caso: ora i due fratelli aguzzini sono stati
arrestati, come racconta El Paìs
L'hanno trovato nudo su un materasso, magrissimo, con alcuni
secchi e bottiglie per i suoi bisogni. Rinchiuso in cantina dai suoi
stessi fratelli per 20 anni. E tutto questo per rubargli la pensione di
mille euro.
La storia dell’orrore viene da Siviglia dove, come racconta El Paìs, un uomo di 58 anni è stato trovato e tratto in salvo, quasi per caso, dalla polizia nello scantinato di una casa situata nell’hinterland della città andalusa. Al piano di sopra c’erano i suoi fratelli maggiori, un uomo di 76 anni e una donna di 61, che vivevano a sue spese, mentre lui era segregato sotto chiave in quel seminterrato buio e sporco.
Non aveva neppure un bagno: gli agenti lo hanno trovato nudo, rannicchiato su un materasso e circondato da bottiglie di plastica, in cui era costretto a fare i suoi bisogni. La liberazione è avvenuta per puro caso, grazie ad una chiamata per schiamazzi in un bar nella località di Dos Hermanas. A telefonare alla polizia sono stati i gestori del locale, preoccupati per un cliente ubriaco che stava importunando gli altri avventori del bar.
La polizia interviene e una volta ottenuto l’indirizzo decide di scortare l’uomo a casa. Lo accompagnano fin dentro l’abitazione dove trovano ad attenderlo la sorella ma notano una strana porta tenuta sotto chiave con una catena. Si insospettiscono e cominciano a fare domande. “Lì vive nostro fratello piccolo, ha forti problemi mentali - spiega la sorella - lo accudisco, ha tutto quello che serve, all’igiene e alla salute ci penso io”. Ma i poliziotti allarmati decidono di scendere a dare un’occhiata. Lì la scena raccapricciante: il prigioniero era ridotto quasi a uno scheletro, magrissimo e senza vestiti, ripiegato su se stesso su di un materasso lurido. L’uomo è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Siviglia, mentre i due fratelli aguzzini sono stati arrestati. Ora sono in libertà provvisoria in attesa di processo: dovranno rispondere di maltrattamenti e sequestro di persona.
La storia dell’orrore viene da Siviglia dove, come racconta El Paìs, un uomo di 58 anni è stato trovato e tratto in salvo, quasi per caso, dalla polizia nello scantinato di una casa situata nell’hinterland della città andalusa. Al piano di sopra c’erano i suoi fratelli maggiori, un uomo di 76 anni e una donna di 61, che vivevano a sue spese, mentre lui era segregato sotto chiave in quel seminterrato buio e sporco.
Non aveva neppure un bagno: gli agenti lo hanno trovato nudo, rannicchiato su un materasso e circondato da bottiglie di plastica, in cui era costretto a fare i suoi bisogni. La liberazione è avvenuta per puro caso, grazie ad una chiamata per schiamazzi in un bar nella località di Dos Hermanas. A telefonare alla polizia sono stati i gestori del locale, preoccupati per un cliente ubriaco che stava importunando gli altri avventori del bar.
La polizia interviene e una volta ottenuto l’indirizzo decide di scortare l’uomo a casa. Lo accompagnano fin dentro l’abitazione dove trovano ad attenderlo la sorella ma notano una strana porta tenuta sotto chiave con una catena. Si insospettiscono e cominciano a fare domande. “Lì vive nostro fratello piccolo, ha forti problemi mentali - spiega la sorella - lo accudisco, ha tutto quello che serve, all’igiene e alla salute ci penso io”. Ma i poliziotti allarmati decidono di scendere a dare un’occhiata. Lì la scena raccapricciante: il prigioniero era ridotto quasi a uno scheletro, magrissimo e senza vestiti, ripiegato su se stesso su di un materasso lurido. L’uomo è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Siviglia, mentre i due fratelli aguzzini sono stati arrestati. Ora sono in libertà provvisoria in attesa di processo: dovranno rispondere di maltrattamenti e sequestro di persona.
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