150 milioni dei veneti fregati con i derivati #ZaiaRispondi.
derivati firmati nel 2006 dall'allora vicepresidente Luca Zaia, ora governatore, hanno causato ai veneti una perdita di 57 milioni di euro, saranno 150 milioni alla chiusura del contratto nel 2036. Un cappio strettissimo attorno al collo dei cittadini. Un contratto folle, condizioni assurde e nessuna necessità di stipularlo. Perchè Zaia ha firmato un contratto da cui ci hanno guadagnato solo le banche? #ZaiaRispondi! Oggi il consigliere regionale M5S Jacopo Berti glielo chiederà nelle aule del consiglio regionale: segui la diretta qui a partire dalle 10:45. Di seguito e nel video Berti racconta l'ennesimo scandalo derivati che colpisce le regioni, questa volta il Veneto. E' imbarazzante la leggerezza con cui questi contratti vengono firmati: incompetenza o complicità? In ogni caso a rimetterci sono sempre i cittadini e i veneti rischiano presto di dover pagare un conto salato anche per Veneto Banca e popolare di Vicenza. Basta politici che fanno gli interessi dei banchieri. Potere al popolo, non alle banche!
"Ci hanno fregato di nuovo, hanno venduto 330 milioni di Euro di derivati alla Regione Veneto e chi ci rimette siamo noi cittadini perché sono 330 milioni di Euro dei nostri soldi. Questo prodotto abbiamo la certezza che è stata una follia farlo ed è stata una follia il modo in cui l’hanno fatto. Nel momento stesso in cui hanno sottoscritto questi contratti la Regione avrebbe dovuto prendere 3 milioni di Euro e invece questi 3 milioni di Euro sono rimasti alle banche e quindi ecco la prima fregatura.
Poi cosa è successo? Questi 330 milioni di Euro di derivati hanno aperto una voragine nei conti della Regione che stiamo pagando da 9 anni e che continueremo a pagare fino al 2036. Nei primi 9 anni abbiamo perso 57 milioni di Euro e arriveremo a perderne 150 fino al 2036, c’è solo un modo per fermare questo dissanguamento: ascoltare e fare quello che noi proponiamo per la Regione Veneto.
Cosa è successo? Sono stati sottoscritti questi derivati, che servivano a coprire un rischio, ma nel momento in cui coprivano un rischio, aprivano un’enorme voragine dall’altra parte che ha mangiato e bruciato centinaia di milioni di Euro di soldi nostri, di cittadini onesti che hanno versato le loro tasse e i politici le hanno prese e le hanno letteralmente buttati dalla finestra o forse nelle tasche di qualcuno.
Dove è stata la beffa? La beffa è stata che al momento della firma si sapeva che questi prodotti al 65% dei casi avrebbero perso, quindi nel momento in cui hanno firmato questi contratti, al 65% dei casi avremmo perso soldi e questo lo dico con assoluta e totale certezza perché abbiamo fatto fare una perizia da un ente terzo che ha certificato che erano assolutamente contratti che lavoravano in perdita per i cittadini, ma non di sicuro per le banche, infatti la politica ha dato modo ancora una volta alle banche di potersi arricchire con i nostri soldi.
La nostra perizia inoltre dimostra che se noi avessimo ricontrattato dal 2009 questi contratti, avremmo fermato immediatamente l’emorragia, si poteva fermare questo disastro uscendo da questi contratti capestro e dando la possibilità ai veneti di recuperare la maggior parte dei soldi che altrimenti finiranno nelle banche e nelle tasche dei soliti noti.
Per i prossimi 20 anni i soldi dei veneti invece che andare in servizi, in aiuti alla popolazione o magari in reddito di cittadinanza, andranno a ingrassare le banche e gli amici degli amici e questo solo perché la politica gliel’ha permesso, questa politica sempre e comunque dalla parte dei più forti e mai dalla parte dei cittadini.
La politica che ha permesso tutto questo ha un nome e è proprio su questo foglio ed è l’attuale governatore Luca Zaia che sulla delibera che ha permesso l’acquisto di questi prodotti e quindi la perdita di tutti questi soldi dei cittadini veneti ha messo la sua firma.
immagine: la delibera firmata da Zaia
Grazie a Zaia i soldi delle tasse dei cittadini anzichè andare in servizi sono servite a ingrassare le banche e abbiamo visto cosa sta succedendo con Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Allora prima di andare a offrire soluzioni, a parlare di cosa si dovrebbe fare o cosa non si dovrebbe fare, rivolgendosi a una terra di imprenditori che sanno benissimo come e dove andare a utilizzare il loro denaro, sarebbe il caso che Zaia andasse a controllare bene cosa sta succedendo all’interno della Regione Veneto e come sta usando i soldi dei veneti perché a oggi sta bruciando letteralmente 150 milioni di Euro delle nostre tasse. Gli imprenditori non possono fidarsi di chi regala milioni, centinaia di milioni di Euro delle loro tasse alle banche.
La domanda per Zaia è una: ma stai facendo gli interessi dei veneti o stai facendo gli interessi delle banche? #ZaiaRispondi! Oggi sarò in aula proprio per chiedere questo, per fare chiarezza e riuscire a capire da che parte stanno." Jacopo Berti, consigliere regionale M5S Veneto
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