lunedì 30 novembre 2015

Rozzano, via il Natale dalla scuola. Cei: "Ideologico". Lega: "Fuori di testa, chi nega nostre tradizioni" 

 

"Se qualcuno ritiene di favorire i nostri bambini, negando quelle che sono le nostre tradizioni, è fuori di testa": così il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, al suo arrivo a Rozzano davanti ad una delle sedi dell'Istituto comprensivo Garofani, al centro del caso del presunto rinvio del concerto natalizio. Salvini si è augurato che il preside dell'istituto, "vada a fare un altro lavoro nella vita". "Abbiamo rimesso al suo posto Gesù Bambino e ribadito che i Canti di Natale non danno fastidio a nessuno ma bambini, insegnanti e genitori si meritano una scuola migliore", prosegue Salvini che sottolinea: "Renzi, se ci sei batti un colpo" e "vieni a visitare la scuola di Rozzano. Dov'è finita la tanto decantata buona scuola? E i soldi per la messa in sicurezza? Di certo qui a Rozzano non sono mai arrivati. Tetti crollati abbandonati in cortile, buchi nei bagni tappati con nastro adesivo per pacchi nel tentativo di fermare i topi".
Prima di visitare l'interno della scuola il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini impugnando un megafono, ha invitato "tutte le mamme e tutti i papà, di tutte le religioni, a spiegare ai loro bambini che la convivenza è bella ma il 25 dicembre rimane la festa di Natale". "Penso che anche i bambini di altre religioni siano contenti di festeggiare il Natale - ha proseguito il leader della Lega Nord -, e se non ci penserà il preside a farlo, ci pensino le mamme e i papà". "Ora, però - ha esortato - occupiamoci di soffitti, lavagne e muri che sono le cose più importanti, non le canzoni di Natale". Davanti alla scuola Salvini è stato applaudito da militanti ma anche da cittadini rozzanesi

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