domenica 22 novembre 2015

Lega Nord, la base chiede ancora la secessione a Salvini: “Ok il consenso, ma non dimenticare il tuo popolo”.

 Al congresso Nazionale di Brescia lo zoccolo duro del Carroccio sogna ancora una Padania "libera". Un vecchio sogno che anche il leader non vuole accantonare: "Le abbiamo provate tutte in questi anni, sento come dovere umano prima ancora che politico quello di allargare”.

 

BRESCIA - Il ‘Va pensiero’ è tornato a suonare a tutto volume sotto la tensostruttura di via San Zeno. Il congresso Nazionale della Lega Lombarda è iniziato così, alla vecchia maniera. I delegati sono scattati in piedi, sull’attenti, mano sul petto e sguardo fiero. Le ultime note si sono fuse con il rumore degli applausi. Pareva di aver compiuto un salto indietro nel tempo – giusto di qualche anno, prima dell’era Salvini – quando l’inno padano era d’uopo ad ogni raduno, immancabile come i foulard verdi e le bandiere col Sole delle Alpi. E qualcuno, nel corso degli interventi che sono seguiti, lo ha fatto anche notare: “Troppo spesso ci dimentichiamo di suonare il nostro inno” e promette: “Torneremo a farlo in tutti gli eventi della provincia”.
Sabato mattino dietro al palco campeggiava, immensa, una scritta: “Lombardi, Roma vi ruba 153 milioni al giorno” e, più sotto: “Riprendiamoci il nostro futuro senza aspettare un giorno in più”, poi, la chiusura: “Liberi di decidere fino all’indipendenza“. Tre frasi che sarebbero state assolutamente in tono con gli argomenti, lo stile e le velleità della Lega di Bossi, ma stridono – e non poco – con le aspirazioni nazional popolari del felpato Salvini che qualche giorno fa, in un’intervista al Corriere della Sera, è arrivato a mettere in discussione l’articolo 1 dello statuto, quello che da sempre rappresenta il faro dell’azione politica di ogni militante del carroccio: l’indipendenza della Padania (lo citiamo qui per esteso. Sotto il titolo “finalità” il famigerato articolo uno recita: “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania è un movimento politico confederale costituito in forma di associazione non riconosciuta che ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana

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