Giallo Ylenia Carrisi, la rivelazione dell'agente che ha fatto riaprire il caso.
Sarà il test del Dna a dire con certezza se la ragazza è stata uccisa da un serial killer arrestato anni fa.
Dennis Haley, l'agente speciale del Florida Department of Law Enforcement che con le sue indagini ha fatto riaprire il caso della scomparsa di Ylenia Carrisi, primogenita di Al Bano e Romina, parla al settimanale "Gente" del giallo tornato alla ribalta negli ultimi giorni.
"Solo nel 2010 l'Università del Texas ha estratto il profilo genetico dalle ossa di una donna ritrovata in un boschetto a Holt
il 15 settembre 1994, nove mesi dopo la sparizione di Ylenia". Per
questo dagli Usa è arrivata la richiesta delle autorità ad Al Bano di
sottoporsi al test del Dna. L'ipotesi delle autorità americane è che
Ylenia possa essere una delle vittime del serial killer canadese Keith
Hunter Jesperson, detenuto da anni in Florida.
La domanda ora è: perché il Dna di Ylenia non era
stato immediatamente comparato con quello della donna uccisa nel bosco?
"Quando mi recai dalla polizia di New Orleans mi dissero che non
sapevano nemmeno se il profilo dei Carrisi era stato mai inserito nel
database e che non potevano verificarlo poiché molto dell'archivio era
andato perso con l'uragano Katrina del 2004". Sono passati oltre
vent'anni, ma la verità, finalmente, sembra vicina
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