Lo sfogo di Romina Power: "Silenzio stampa per la mia Ylenia.
ROMA. Romina Power era a Los Angeles, dove vive, e non sapeva nulla delle indiscrezioni di stampa che avevano portato il caso della scomparsa della figlia Ylenia Carrisi alla ribalta della cronaca, e della stampa italiana. Eppure la nuova pagina del «caso» nasce proprio dagli Stati Uniti, dalle indagini di un intraprendente poliziotto e dalle parole di un serial killer chiuso in un carcere dell'Oregon.
Ma Romina non ne avrebbe mai sentito parlare. Così appena atterrata a Roma, dice di essere rimasta senza parole vedendo le copertine dei giornali che parlavano di nuove rivelazioni. Ha preso carta e penna, e direttamente dall'albergo che la ospita ha lanciato il suo grido disperato di madre ferita, chiedendo il silenzio stampa: «Basta!».
«Cara stampa - scrive Romina Power -, torno in Italia per rimanere paralizzata davanti ad un'edicola. Ci sono tante disgrazie nel mondo quotidianamente, ma, consapevolmente speculare sul dolore altrui, lo trovo la più grande bassezza. Si dà per certo ciò che non lo è, pur di fare del becero sensazionalismo, pur di vendere e guadagnare qualche sporca moneta. Chi compila quelle 'notizie' avrà pure una famiglia - avrà pure un pò di empatia, come si fa a non avere più cuore? Un cuore per una famiglia che soffre da anni. Basta speculazioni! Basta attività! Una madre chiede, anzi impone, il silenzio stampa. Per mia figlia, la mia Ylenia Carrisi. Basta!».
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