Roberto Vecchioni: "La Sicilia è un'isola di merda"
Una sparata "rabbiosa". L'hanno definita così gli
studenti che ieri pomeriggio hanno assistito alla "lectio magistralis"
di Roberto Vecchioni alla facoltà di Ingegneria dell'Università di
Palermo.
Una sparata "rabbiosa". L'hanno definita così gli studenti che ieri pomeriggio hanno assistito alla "lectio magistralis" di Roberto Vecchioni alla facoltà di Ingegneria. “La Sicilia è un’isola di merda, mica potete pensare che sia venuto qui solo a fare una sviolinata”, ha detto il cantautore brianzolo. Il "padre" di Samarcanda è apparso contrariato per qualcosa che ha visto dal momento in cui è atterrato a Punta Raisi. Ce l'ha con la Sicilia "che si butta via e se ne frega". “Arrivo dall’aeroporto e venendo in città - ha detto - e vedo tre file di macchine in mezzo alla strada. Si passa con una fatica tremenda. vedo 400 ragazzi su 200 in ciclomotore senza casco. Questo significa che tu non hai capito cos’è il senso di esistenza con gli altri”.
Bellezza, filosofia, verità. Vecchioni, 72 anni, ha parlato con sincerità agli studenti durante l’incontro per il percorso formativo "Educare oggi". Si sarebbe dovuto cimentare in un racconto, quello di un padre ad un figlio, per dirgli quello che passa e che resta di un uomo. E agli studenti ha parlato senza troppi giri di parole. "Non amo la Sicilia che non si difende e rovina la sua intelligenza e la sua cultura. Non amo la Sicilia che quando vado a vedere Selinunte e Segesta non c'è nessuno". Un'indignazione, quella di Vecchioni, che vuole servire da sprone per cambiare le cose.
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