venerdì 13 novembre 2015

Amichevole

Belgio-Italia 3-1: al 37' st Carrasco trova un bel corridoio per Batshauyi che con un potente sinistro batte Buffon sul primo palo
Belgio-Italia 2-1: al 29' st Bonucci perde palla, Buffon respinge su Batshauyi, ma De Bruyne ribatte in rete con un tiro sporco
Il calcio si ferma, in memoria delle vittime dell'Heysel: al minuto 39 di Belgio-Italia le due squadre hanno rallentato il gioco fino a fermarlo per trenta secondi, mentre sul maxischermo dello stadio 'Re Baldovino' scorrevano i nomi dei 39 tifosi morti nella tragedia di 30 anni fa, e tutto lo stadio applaudiva. Tanti applausi e molta emozione da parte di tutti i 40 mila spettatori dello stadio belga. I giocatori hanno fermato il gioco e si sono uniti all'applauso. All'inizio della partita sugli spalti occupati dagli italiani è comparso uno striscione con scritto: 'Heysel 29-5-85: nessuna persona è morta finchè vive nel cuore di chi resta'. Tra i tifosi della curva belga è comparso uno striscione con scritto: '29-5-85 non abbiamo dimenticato'. E sui maxischermi è comparso l'elenco dei nomi di chi quel giorno ha perso la vita, schiacciato dalla furia ultrà.
Belgio-Italia 1-1: 13' pt, corner da destra di De Bruyne, un blocco libera a centro area Vertonghen che insacca di testa in tuffo.
Belgio-Italia 0-1: 3' pt, cross basso di Florenzi, destro di Pelle' respinto da Mignolet con Candreva che va a insaccare in tap-in.
Conte parte con Buffon, Darmian, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Candreva, Marchisio, Parolo, Florenzi, Pelle', Eder
Le due formazioni abbracciate a centrocampo, tenendo per mano un grande striscione nero con su scritto in inglese: 'Non dimenticheremo mai'. E' la prima immagine dell'amichevole Belgio-Italia, in ricordo della strage dell'Heysel, 30 anni dopo. Sulle tribune un'altra grande scritta, stavolta in italiano: 'Heysel 29-5-85: nessuna persona è morta finchè vive nel cuore di chi resta'
Heysel: commozione Trapattoni, mia pagina più nera  - "E' stata la pagina più nera della mia carriera, una delle più nere dello sport. Mai più deve accadere una cosa del genere". Così un commosso Giovanni Trapattoni, commentatore Rai a Bruxelles per l'amichevole Belgio-Italia, che 30 anni fa da allenatore della Juventus visse in prima persona la tragedia dell'Heysel nella finale di Coppa dei Campioni 1995 contro il Liverpool.
"Non è importante essere primi, ma essere consapevoli delle nostre qualità, di giocare in una squadra forte, convinti che con questa generazione si potrà vincere. Senza guardare i nomi di chi è in squadra". È il parere di Radja Nainggolan, centrocampista del Belgio leader del ranking Fifa, espresso nell'intervista per "Diretta Azzurra", che andrà in onda stasera dalle 19.30 su Raisport2 in occasione dell'amichevole con l'Italia a Bruxelles. "Crediamo nella possibilità di vincere gli Europei - continua il giocatore della Roma - Germania e Spagna restano le favorite, ma sono convinto che anche noi potremo dire la nostra. L'Italia? È un'avversaria tosta: tatticamente non sbaglia mai niente, è molto preparata e può mettere in difficoltà chiunque, ma non la vedo come una squadra vincente". Dal giocatore belga di sangue indonesiano, infine, una battuta anche sull'importanza delle Nazionali: "Rappresentare il proprio Paese è importante. Qui ci sono tanti stranieri, è vero, ma io sono nato e cresciuto in Belgio: mi sento belga al 100%, ho fatto la trafila nelle giovanili e per me è sempre stato un motivo d'orgoglio".

Belgio Italia 3-1

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