Le truffe agli automobilisti sono sempre più all’ordine del giorno. Il più delle volte i ladri sono facilitati da dei comportamenti distratti di noi automobilisti. Quando andiamo a fare benzina, soprattutto presso distributori self service ad esempio, tutti noi scendiamo dalla macchina per andare ad inserire le banconote
nel totem e per prendere le pistole di benzina. In questo frangente di
tempo perdiamo di vista l’auto, che sicuramente abbiamo lasciato aperta
con all’interno portafogli e borsa. Un’occasione unica per i furbi
ladri, che approfittando della nostra distrazione entrano in azione.
Affiancandosi con un’auto alla nostra, scendono indisturbati dalla vettura e in pochi secondi aprono la nostra auto
prelevando tutto ciò che trovano all’interno. Risalgono in auto e vanno
via, senza che noi ci accorgiamo di nulla. Una tecnica di furto questa
che sta spopolando in Usa e che purtroppo molto probabilmente arriverà anche in Italia tra non molto. La polizia sta invitando tutti gli automobilisti
a prestare attenzione a queste tipologie di truffe, soprattutto se vi
trovate in prossimità di distributori di benzina. L’invito è quello di
cercare di non lasciare mai incustodite le proprie borse o i propri
oggetti personali, oltre che avere l’accortezza di chiudere l’auto
quando si fa
Carte di credito e bancomat sono mezzi di pagamento che purtroppo non sono al sicuro da truffe e furti. I trucchi e trappole utilizzate dai ladri sono tantissime, tra queste troviamo:
1) lo skimmer, ossia una finta fessura, capace di leggere la banda magnetica del bancomat copiandone i dati;
2) Il card trapping,
con questa tecnica la tessera rimane incastrata nella fessura de
bancomat e quando il cliente si allontana per chiedere aiuto, loro
entrano in azione per prelevare i soldi al posto suo;
3) Il cash trapping,
in questo modo i truffatori fanno in modo che i soldi restino
incastrati all’interno della macchine, senza uscire, viene utilizzato un
meccanismo chiamato trapper, all’interno del quale restano i soldi, che
una volta smontato ridà al truffatore tutti i soldi prelevati nel tempo
d’installazione del trapper. Una tecnica che arriva addirittura dal
Brasile, dai ladri di San Paolo;
) Il lebanese loop, con
questa tecnica sullo sportello viene applicato un dispositivo che
trattiene la carta. Al momento giusto interviene il truffatore che finge
di aiutare il cliente davanti allo sportello, lo invita a digitare
nuovamente il pin, che viene memorizzato dal ladro. Dopo
l’allontanamento della vittima, il criminale può recuperare la carta e
utilizzarla con il pin;
5) Il trashing, i truffatori utilizzano gli scontrini delle carte di credito che di solito gettiamo via dopo un acquisto.
Per
evitare di incappare in truffe del genere, la polizia fornisce dei
basilari consigli: controllare sempre che la tastiera del bancomat sia
ben fissata; che la fessura dove si inserisce la carta sia anch’essa ben
fissa; se la carta rimane incastrata denunciare l’accaduto telefonando
in filiale o al numero verde, senza allontanarsi dallo sportello
Diffidare della gente che tende ad avvicinarsi troppo;
rifiutare l’aiuto di terzi; digitare il pin sempre coprendo la
digitazione con l’altra mano; attivare il servizio sms per ogni
operazione svolta con la carta; denunciare la truffa alle forze
dell’ordine; non gettare la ricevuta di bancomat o carte di credito.
Come tutelarsi dalle truffe e avere maggiori informazioni. Se
avete bisogno di maggiori informazioni, potete consultare i siti web
degli organi di Stato, come ad esempio il sito internet della Polizia di
Stato o della Polizia Postale, qui troverete tutte le soluzioni e le
risposte relative alle varie problematiche che si possono riscontrare
nella vita quotidiana, soprattutto in tema di furti o truffe.
Nessun commento:
Posta un commento