martedì 2 febbraio 2016

Le truffe agli automobilisti sono sempre più all’ordine del giorno. Il più delle volte i ladri sono facilitati da dei comportamenti distratti di noi automobilisti. Quando andiamo a fare benzina, soprattutto presso distributori self service ad esempio, tutti noi scendiamo dalla macchina per andare ad inserire le banconote nel totem e per prendere le pistole di benzina. In questo frangente di tempo perdiamo di vista l’auto, che sicuramente abbiamo lasciato aperta con all’interno portafogli e borsa. Un’occasione unica per i furbi ladri, che approfittando della nostra distrazione entrano in azione.
Affiancandosi con un’auto alla nostra, scendono indisturbati dalla vettura e in pochi secondi aprono la nostra auto prelevando tutto ciò che trovano all’interno. Risalgono in auto e vanno via, senza che noi ci accorgiamo di nulla. Una tecnica di furto questa che sta spopolando in Usa e che purtroppo molto probabilmente arriverà anche in Italia tra non molto. La polizia sta invitando tutti gli automobilisti a prestare attenzione a queste tipologie di truffe, soprattutto se vi trovate in prossimità di distributori di benzina. L’invito è quello di cercare di non lasciare mai incustodite le proprie borse o i propri oggetti personali, oltre che avere l’accortezza di chiudere l’auto quando si fa

Carte di credito e bancomat sono mezzi di pagamento che purtroppo non sono al sicuro da truffe e furti. I trucchi e trappole utilizzate dai ladri sono tantissime, tra queste troviamo:
1) lo skimmer, ossia una finta fessura, capace di leggere la banda magnetica del bancomat copiandone i dati;
2) Il card trapping, con questa tecnica la tessera rimane incastrata nella fessura de bancomat e quando il cliente si allontana per chiedere aiuto, loro entrano in azione per prelevare i soldi al posto suo;
3) Il cash trapping, in questo modo i truffatori fanno in modo che i soldi restino incastrati all’interno della macchine, senza uscire, viene utilizzato un meccanismo chiamato trapper, all’interno del quale restano i soldi, che una volta smontato ridà al truffatore tutti i soldi prelevati nel tempo d’installazione del trapper. Una tecnica che arriva addirittura dal Brasile, dai ladri di San Paolo;
 ) Il lebanese loop, con questa tecnica sullo sportello viene applicato un dispositivo che trattiene la carta. Al momento giusto interviene il truffatore che finge di aiutare il cliente davanti allo sportello, lo invita a digitare nuovamente il pin, che viene memorizzato dal ladro. Dopo l’allontanamento della vittima, il criminale può recuperare la carta e utilizzarla con il pin;
5) Il trashing, i truffatori utilizzano gli scontrini delle carte di credito che di solito gettiamo via dopo un acquisto.
Per evitare di incappare in truffe del genere, la polizia fornisce dei basilari consigli: controllare sempre che la tastiera del bancomat sia ben fissata; che la fessura dove si inserisce la carta sia anch’essa ben fissa; se la carta rimane incastrata denunciare l’accaduto telefonando in filiale o al numero verde, senza allontanarsi dallo sportello
Diffidare della gente che tende ad avvicinarsi troppo; rifiutare l’aiuto di terzi; digitare il pin sempre coprendo la digitazione con l’altra mano; attivare il servizio sms per ogni operazione svolta con la carta; denunciare la truffa alle forze dell’ordine; non gettare la ricevuta di bancomat o carte di credito.
Come tutelarsi dalle truffe e avere maggiori informazioni. Se avete bisogno di maggiori informazioni, potete consultare i siti web degli organi di Stato, come ad esempio il sito internet della Polizia di Stato o della Polizia Postale, qui troverete tutte le soluzioni e le risposte relative alle varie problematiche che si possono riscontrare nella vita quotidiana, soprattutto in tema di furti o truffe.

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